29 Marzo 2024

Barbaresco “Campo quadro” 2001, quanta vita ha un Barbaresco?

Siamo di fronte a un Barbaresco 2001 della storica azienda Punset. Quasi 20 anni saranno stati troppi o ne avranno semplicemente decretato la maturità? Scopriamolo insieme

Apriamo circa due ore prima e portiamo in decanter con profonda riverenza. Siamo difronte a un Barbaresco DOCG. Come da disciplinare siamo a nord di Alba, abbiamo il 100% di Nebbiolo e nello specifico siamo di fronte ad una sorta di cru. Questo vino infatti viene prodotto con le uva della vigna Campo quadro, poco più di un ettaro di Nebbiolo dedicato unicamente a questo vino. Punset lo produce con fermentazione spontanea e con metodi che si ispirano integralmente all’agricoltura biologica.

All’aspetto si presenta limpido, nonostante gli anni pochi, anzi pochissimi, sono si residui presenti, ottimo segnale. Il colore è un granato pieno, tipico, con un unghia leggermente aranciata ma appena pronunciata, e con una consistenza ben evidente.

All’olfatto il primo approccio ci fa temere il peggio con dei sentori di eccessiva ossidazione, quasi marsalati, che sembrano non superabili. Ci sbagliavamo.

Dopo un po’ di buona ossigenazione il vino mostra la sua verve. Si presenta subito intenso, fine e complesso su valori importanti, quasi ampio. Si introduce con una confettura di frutti rossi, con una ciliegia sotto spirito ancora ben distinguibile e una leggera nota speziata, con note di pepe. Sopraggiunge prepotente tutta la componente terziaria, con sentori importanti di caffè, tostatura, tabacco, cacao amaro. Evidenti anchi le note eteree, esaltate dalla nota alcolica tipica del vino.

Al gusto è secco, decisamente caldo e morbido. Abbastanza fresco, con una tannicità perfettamente equilibrata, segno di vitalità, e abbastanza sapido. È un vino di corpo, ancora ben equilibrato, intenso, persistente, perfettamente fine.

Lo stato evolutivo è quello tipico della maturità, si presenta bene alla beva senza grandi difetti ma non ce la sentiamo di dargli altri spazi di evoluzione, è giusto berlo.

Buona armonia per un gran bel vino.

Siamo soddisfatti di questa nostra esperienza e tu che ne pensi?

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