Diamante – Tasca d’Almerita
Le mie note:
Come al solito mi piace tergiversare sul nome dei vini, scavare a fondo nei meandri del significato per cercare di connettermi con la mente di chi ha dato i natali a quanto degustato. Il diamante è uno dei simboli più forti della nostra civiltà, che varia da un esoterismo quasi fantasioso, in cui si accosta il diamante a narrazioni divine piuttosto particolari, a metafore che regolano tutt’oggi tradizioni e abitudini spesso protagoniste dei più importanti accadimenti del vivere quotidiano. Come spesso accade, le antiche leggende si rivelano uno strumento poetico e romantico per ritornare a guardare il mondo con incanto, come può fare solo un bambino o, meglio ancora, un illuminato.
Il diamante di Tasca d’Almerita è la naturale prosecuzione del cammino intrapreso con lo storico “Nozze di diamante”, che il Conte Giuseppe dedicò alla moglie per festeggiare i sessant’anni di matrimonio, quasi a voler raffigurare una metafora nella metafora, la raffigurazione del diamante e di tutto ciò che incarna nella passione assoluta per il prodotto del lavoro di ogni giorno.
Non siamo difronte al tipico passito siciliano, bensì ad un abile mix di moscato e Traminer coltivati in una delle tenute di tasca d’Almerita, la Regaleali di Palermo, ad un’altitudine che raggiunge anche 900 metri s.l.m. .
Di un classico color dorato, consistente e luminoso, è al naso che impressiona e incarna gli ideali che lo hanno portato alla ribalta. Il bouquet è ampio e incorpora i tipici sentori di zagara e frutta candita, intervallati a tocchi erbacei e velatamente speziati, con cenni di erbette di campo e camomilla, fino a raggiungere una chiusa di frutta secca leggermente tostata.
In bocca è goloso ed elegante, di piacevole dolcezza e morbidezza, rimane vigile per lungo tempo, palesando tra l’altro un’ottima sapidità e una freschezza che ricorda vini spesso lontani da questo territorio.
Oltre ad assumere un ruolo d’onore tra i vini da meditazione, dà il meglio di se con erborinati e formaggi stagionati.
Degustazione:
Alla vista è giallo dorato, cristallino e consistente.
Il profilo olfattivo è ampio, di grande intensità e finezza. I primi sentori percepiti sono di zagara e frutta candita, per poi lasciare spazio a cenni di miele di acacia e ancora pesca sciroppata e mela cotogna. Con il tempo si fanno più intense le nuances vegetali di erbetta di campo e le percezioni speziate che vanno dalla camomilla, allo zafferano, fin anche alla cannella. Sullo sfondo si affacciano cenni di frutta secca e nocciola, con una leggera tostatura.
Il sorso è dolce, caldo, ma notevole altresì per freschezza e acidità. Grandissima intensità e persistenza aprono il campo ad una egregia finezza.
Ogni componente è in equilibrio per un risultato finale, in termini di armonia, di ottimo livello.
Lo stato evolutivo è pronto, ma non teme, anzi forse gradisce, gli effetti del tempo.
Denominazione | Passito terre siciliane I.G.T. |
Cantina | Tasca d’Almerita |
Tipologia | Bianco Passito |
Annata | 2018 |
Vitigno | 50% moscato, 50% Traminer |
Zona di produzione | Tenuta Regaleali – Palermo – Sicilia |
Vinificazione | Appassimento per 18 giorni su graticci in ambiente controllato. Fermentazione in vasche d’acciaio inox per 25 giorni. |
Affinamento | A fine fermentazione fa affinamento in acciaio per 6 mesi. |
Tenore alcolico | 12 % |
Prezzo medio | 20 € |
Abbinamento | Formaggi erborinati e stagionati, dolci al cucchiaio, pasticceria secca e con la crema. |