27 Luglio 2024

Percarlo 2016 – San Giusto a Rentennano

Le mie note:

Me lo ricordo ancora il fenomeno, Luis Nazario de Lima Ronaldo, il “Dadado”, quel ragazzino che nel campionato carioca di Futsal a quattordici anni fece 48 gol in appena quindici partite. Inevitabile che negli anni, in quella scalata memorabile al successo, fatta di doppi passi leggiadri e superiorità fuori dal comune, i nomi di chi ha scoperto il “fenomeno” si siano susseguiti come pubblicità durante il mio telefilm preferito, a tratti snervante. La realtà però è che la soddisfazione resta nel cuore e nella mente di chi davvero ha fatto il prodigio di trasformare un bimbo in mito, insieme a chi a questo mito ha dato i natali.

Un po’ come ha fatto Veronelli nel 1991, uno a cui bastava davvero poco per capire la stoffa di un vino, a braccetto con la famiglia Martini di Cigala, con un Percarlo 1985, portandolo ad una degustazione alla cieca in Germania da perfetto sconosciuto e trasformandolo in storia grazie ad un secondo posto che l’ha visto retrocedere solo di fronte a monsieur Château Hau-Brion. Che ci faceva un pargoletto di Gaiole in Chianti in mezzo a cotanti bomber bordolesi e non? Un po’ ciò che faceva quel quindicenne carioca tra i riflettori dei maggiori stadi del mondo, un nuovo fenomeno tra i fenomeni.

Con non poco timore mi approccio alla degustazione, scrutando già il prossimo futuro in una trama rosso rubino con qualche nuances granata di non comune eleganza. L’olfatto viene dapprima rapito da un succoso frutto, ciliegia e prugna, con sullo sfondo una tenace arancia rossa, per poi essere accarezzato da un delicato floreale di viola mammola. Con il tempo il bouquet si impreziosisce senza tregua, regalando note di tabacco, cacao, pepe rosa , chiodi di garofano e ancora anice, zenzero e una velata percezione di china. La complessità e la finezza rivelata al naso trovano conferma in un sorso di straordinaria eleganza, eterno, materico che garantisce lunga vita per chi avrà la pazienza e la lungimiranza di attendere ancora per scoprire l’effetto che fa.

Degustazione:

Alla vista è rosso rubino con leggeri riflessi granati, limpido e consistente.

Il profilo olfattivo è ampio, di intensità e finezza uniche. I primi sentori percepiti sono quelli di un frutto maturo, sebbene perfettamente integro. Si percepiscono nettamente la ciliegia, la prugna e un’intrigante arancia rossa. Fine è altresì il sentore di viola mammola ed il delicato sfondo di erbe officinali. L’ossigeno apre la strada ad una ventata di nuances speziate, tra cui pepe rosa, liquirizia, anice e piccoli cenni di zenzero. Il terziario è dominato dal tabacco e da un’idea di cacao amaro, fino a chiudere con uno sfondo velatamente etereo.

Il sorso è pieno, caldo, morbido, di grande freschezza e sapidità con una trama tannica perfettamente integrata nella beva.

Robusto e intenso, fa dell’eleganza la sua forza e con la persistenza scaccia qualsiasi dubbio circa la sua grandezza.

Armonico oltre misura.

Accompagna egregiamente piatti di terra di grande complessità, ma anche da solo, senza alcun accostamento, diventa un ottima esperienza.


DenominazioneToscana I.G.T.
CantinaSan Giusto a Rentennano
TipologiaRosso fermo
Annata2016
Vitigno100% Sangiovese
Zona di produzioneGaiol in Chianti
VinificazioneUve selezionate grappolo per grappolo dai migliori vigneti, con resa limitata a circa 0,8 Kg per pianta, raccolte spesso oltre i livelli usuali di maturazione. La fermentazione e macerazione avviene in vasche di cemento smaltate e si prolunga fino a 30-35 giorni.
AffinamentoL’elevazione avviene in botti e tonneaux da 500 Lt di rovere francese per 20-22 mesi ed il vino, affina 18 mesi in bottiglia presso le nostre cantine
Tenore alcolico15 %
Prezzo medio80 €
AbbinamentoFormaggi stagionati, piatti di terra complessi, selvaggina


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