12 Dicembre 2024

La bella estate – Vite colte

Agli sgoccioli di un’estate un po’ anomala, colma di voglia di ripartire ma anche frenata dal terrore di tornare in un vortice di negatività e solitudine, questo vino lo uso come perfetta chiusa di stagione, un po’ come sono abituato a berlo, tipicamente a fine serata per conciliare pace dei sensi e relax. Questo passito da moscato piemontese è tra i miei vini dolci preferiti, con un rapporto qualità prezzo straordinario, un equilibrio perfetto e una sorso ammiccante.

La bella estate è l’etichetta dolce di Vite Colte, una cantina cooperativa piemontese riconosciuta dal mondo enologico come modello di integrazione tra innovazione e tradizione ed esempio di continua ricerca dell’apice qualitativo in ogni produzione.

Oltre che sull’esperienza dei soci conferitori, la cantina punta forte sulla ricerca e conoscenza scientifica per elevare al massimo livello i vitigni locali, secondo rigidi schemi fondamentalmente basati sui principi biologici e della lotta integrata.

Il moscato passito “La Bella Estate” nasce da rinomati vitigni della provincia di Asti, nei dintorni del comune di Canelli, curati nel migliore dei modi al fine di garantire la sanità delle uve, fondamentale per prolungare il più possibile il processo di maturazione e aumentare in maniera adeguata la concentrazione zuccherina ed aromatica.

Dopo la raccolta, rigorosamente effettuata a mano, l’uva viene fatta appassire per 40 giorni in cassette all’interno di una cella igro-condizionata, per poi passare alla pigiatura, alla fermentazione a temperatura controllata e all’affinamento, per circa 12 mesi, sui propri lieviti.

Alla vista si presenta con un perfetto abito sera, dorato, con leggeri riflessi ambrati, di grande brillantezza e consistenza.

All’olfatto è pura melodia, esplode con sentori netti di frutta matura e in confettura, caratterizzati da note perfettamente distinguibili di mela cotogna, pera in confettura e cedro candito. Interessanti anche le note di miele, di erbette di campo e di fiori d’arancio, con uno sfondo minerale che completa un bouquet decisamente ampio.

Il sorso è potente e vellutato, di giusta dolcezza ed elegante freschezza. Stupisce per intensità ed equilibrio.

Un vino da dessert mai stucchevole, che accompagna la piccola pasticceria nel migliore dei modi e ben si concilia con il relax e la riflessione che spesso contraddistinguono la fine delle giornate più impegnative. Alla nostra, affinché questa sia l’ultima estate incerta della nostra vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *