Misco Riserva 2015 – Tenuta di Tavignano
Ci spostiamo nelle Marche, per raccontarvi la nostra esperienza di un piovoso e ameno sabato sera da lockdown. Protagonista della serata un gran bel Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Misco Riserva 2015 dell’azienda Tenuta di Tavignano.
Il Misco Riserva è un grande bianco marchigiano che si sviluppa su un terroir davvero affascinante, grazie a un’azienda che da sempre concentra tutte le sue forze nella valorizzazione dei vitigni marchigiani e nel rispetto dell’ecosistema, con l’obiettivo di rispettare l’ambiente circostante e riportare nel calice il fascino di un vitigno senza tempo.
A conferma di ciò, dal 2014 è iniziata per la tenuta la conversione di tutti i vigneti ad agricoltura biologica, praticando la concimazione organica e la pratica del sovescio, ossia una semina di essenze di vario genere nell’interfila del vigneto e il successivo interramento delle stesse così da aumentare fertilità e ricchezza del terreno.
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Il Misco Riserva fa parte dei cru della cantina in quanto prodotto unicamente dalle uve dell’omonima vigna, selezionando le partite che meglio possono sopportare il lungo affinamento necessario a finalizzare il prodotto secondo i desiderata dell’enologo.
In questo calice sono perfettamente esaltate le caratteristiche di questo fantastico vitigno, grazie a un affinamento poco invasivo ma lungo, che inizia il suo percorso con almeno 12 mesi di acciaio e termina con 18 mesi di bottiglia, consegnando un prodotto di una struttura impressionante ma con le note varietali e la vivacità aromatica perfettamente integre.
Alla vista si presenta cristallino, di un giallo paglierino che riflette in maniera impeccabile la luce e con una consistenza davvero notevole per un vino di questo calibro.
All’olfatto si rileva intenso, complesso e di qualità fine. Basta avvicinare il calice al naso per farsi ammaliare dai sentori di frutto a polpa bianca e dalle note agrumate degne di una fragranza da grande firma. Le note varietali sono quelle più evidenti e più importanti per questo vino, con un accenno di fieno, mandorla amara e acacia, che letteralmente inebria i sensi. Il lungo affinamento esalta alcune note evolutive, come la percezione di pietra focaia e la sensazione di erbe aromatiche quali timo e salvia.
Al gusto è davvero appagante, pieno ma allo stesso tempo di una bevibilità estrema. Si presenta decisamente secco, caldo e morbido. La freschezza è ancora intatta e insieme alla sapidità rende la beva eccezionale. Il corpo è quello dei grandi vini bianchi, accompagnato da una straordinaria intensità e una persistenza davvero prorompente. Il vino è equilibrato, lo stato evolutivo sembra indicare esattamente il momento X, quello perfetto per godere al massimo della bontà di questo vino. L’armonia è da top player.
In abbinamento? Noi ci abbiamo provato con il sushi e abbiamo trovato un unico difetto…E’ finita troppo presto!
Alla prossima amici!